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#19 / novembre 2020

Copertina di www.novantatrepercento.it n19, 2020 - Mara Cerri, 'Frank Baum, Dorothy e Volpino'. Disegni per lo spettacolo di teatro ragazzi 'OZ' di Fanny & Alexander
La scena illustrata
di Graziano Graziani
Cosa c’entra il fumetto con il teatro? Cosa hanno a che spartire l’illustrazione con la danza? Apparentemente nulla. Fatti salvi alcuni incroci di percorsi artistici, più o meno occasionali, scena e illustrazione sembrerebbero procedere su percorsi distinti che si incontrano solo raramente. Poi è chiaro, il teatro e la danza sono arti antiche, spazi che accolgono tranquillamente il mutare del tempo, e in virtù di questo praticamente ogni altro linguaggio può essere assorbito dallo spazio scenico, risucchiato in un vortice espressivo che è poi la caratteristica più profonda dell’arte teatrale…

Mara Cerri, “Toto, Dorothy, Frank Baum, Volpino, Tic Toc", disegni per lo spettacolo di teatro ragazzi “OZ” di Fanny & Alexander
Mara Cerri attraverso lo specchio
di Chiara Lagani
La prima volta che ho incontrato Mara Cerri era un giorno di fine estate a Mondaino, all’Arboreto, in occasione di un seminario pensato e voluto da Goffredo Fofi che vedeva scrittori, disegnatori e teatranti uniti in una tre giorni di scambi di pensieri e di pratiche…

Gipi, LMVDM – La mia vita disegnata male, Bologna Coconino Press, 2008
Se muoio, voglio andare in un cielo di Gipi
di Giovanni Guerrieri
Gipi è dio con le orecchie a sventola. Cioè dio, con un difetto. E questo è bene, perché il difetto fa bene a dio. Non voglio criticare dio per il suo aspetto, ci mancherebbe. Se dio volesse sono sicuro che se le toglierebbe quelle orecchie a sventola, se le farebbe attaccare alla testa dal migliore dei chirurghi…

Maicol & Mirco, 'Il Papà di Dio', BAO Publishing 2017
De Amicitia. Gli scarabocchi di Maicol & Mirco
di Andrea Fazzini – Teatro Rebis
Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco sono strip a fumetti che abitano un immutabile sfondo rosso (Pantone 666). Ciascuna vignetta si consuma rapida in una singola pagina siglata dalla parola fine. Nascono come spericolate autoproduzioni il cui successo si amplifica enormemente nel…

Locandina di "Ecce robot! Cronaca di un’invasione", illustrazione di Alessandra D'Innella; locandine di "Acqua di colonia" e "Ottantanove", illustrazioni di Valentina Pastorino
Ritratto del teatrante da giovane (fumettista)
di Daniele Timpano
Non lo sa nessuno perché non è importante e perché un po’ me ne vergogno, ma da bambino e adolescente volevo fare il fumettista. Disegnavo molto, inventavo personaggi e storie strambe dapprima sui quaderni di scuola delle elementari, in rivalità con un mio compagno di classe molto bravo rispetto al quale…

Marco Smacchia - tempera acrilica e matita su carta, 2015
«Voglio ciò che mi spettina». Alla ricerca di Marco Smacchia
di Damiano Pellegrino
«Credo che il racconto catastrofico, chiunque ne sia il narratore, rappresenti un atto costruttivo e positivo dell’immaginazione, e non un atto negativo, che sia il tentativo di confrontarsi con un universo palesemente insensato sfidandolo al suo stesso gioco»…
#18 / ottobre 2020

Copertina di www.novantatrepercento.it n18 2020 - in foto: Gina Pane, Pina Bausch, Trisha Brown, Meredith Monk
Wonder Women II
di Graziano Graziani
Torniamo a parlare di “wonder women” ma dalla prospettiva dell’arte. Lo scorso maggio «93% – materiali per una politica non verbale» ha dedicato un numero a quattro donne che, in epoche e contesti molto diversi tra loro, hanno ideato e portato avanti pratiche di liberazione personale e collettiva, cambiando il contesto attorno a loro. La filosofa anarchica statunitense Emma Goldman, la rivoluzionaria russa Olimpia Kutuzova, la critica e saggista italiana Carla Lonzi, l’attivista brasiliana Marielle Franco, raccontate da quattro studiose che si sono occupate nel dettaglio delle rispettive parabole umane e politiche…

Meredith Monk, ph: Armin Linke https://www.meredithmonk.org/support/give/
Meredith Monk dopo Meredith Monk
di Monica Demuru
«Quello che sto provando a fare è una musica che delinea energie per le quali non abbiamo parole. Ci sono esperienze nelle nostre vite che non possiamo nominare; ci sono sentimenti e emozioni per cui non abbiamo nomi, che sono tra le crepe… In queste crepe io lavoro con la voce»…

Pina Bausch, foto di Joanne Savio in "A Retrospective of Dance Portraiture and Performance 1986-2004" al NYUAD Arts Gallery - https://www.nyuad-artgallery.org/en_US/arts-center-project-space/joanne-savio
Pina Bausch (1940-2009), un altro ritratto
di Gaia Clotilde Chernetich
Studi, circostanze
Nel 2015, mentre ero al secondo anno del mio dottorato di ricerca, mi ritrovai, in prima persona e per la prima volta, sulle tracce di Pina Bausch: Philippine “Pina” Bausch, danzatrice e coreografa tedesca nata a Solingen il 27 luglio 1940 e morta a Wuppertal il 30 giugno 2009…

Trisha Brown, foto di Marc Ginot
Trisha Brown, come fare una danza quando il limite è il cielo
di Rossella Mazzaglia
Nel 1971 Trisha Brown crea Roof and Fire Piece, solitamente ricordato come Roof Piece: undici performer danzano sui tetti di Soho, collocati a un isolato uno dall’altro, distanti ma in contatto visivo. Anche il pubblico osserva dai tetti, raccolto in piccoli gruppi, mentre, indifferente, scorre la vita per le strade di quella che le cronache del tempo descrivono…

Gina Pane - foto da https://it.qwe.wiki/wiki/Gina_Pane
Gina Pane, tra immediatezza e composizione
di Chiara Pirri Valentini
Nel 1939 Gina Pane nasce a Biarritz, elegante località balneare sulla costa basca francese al confine con la Spagna, paradiso per surfisti e amanti delle onde lunghe. Il padre, un restauratore di pianoforti, è italiano, la madre è austriaca. Passa l’infanzia e la giovinezza a Torino, città che resterà per lei molto importante…
#17 / giugno 2020

copertina n17 novantatrepercento.it - Giacomo Verde (La Bandamagnetica 1986), da una foto di Andrea Fabbri Cossarini
Un artista caparbio, ostinato e contrario
di Roberto Castello
Ho conosciuto Giacomo Verde negli anni Novanta e da lì in poi abbiamo fatto un sacco di cose, siamo diventati amici e abbiamo riso molto. Non abbiamo mai fatto vacanze insieme ma, al di fuori dei miei famigliari più stretti, è senza dubbio la persona con cui ho passato più feste comandate – quelle che tutti di solito passano con le loro famiglie…

Giacomo Verde con il gruppo di Lunga vita all’albero / Teatro delle Albe, Torriana, Festival di Santarcangelo, 1990
Addio a un amico
di Massimo Marino
Sarà un pianto, questo, perché Giacomo Verde, videomaker e tecno-artista, persona gentile, toscano dalla voce dolce che un po’ ricordava le origini campane, se n’è andato dopo una lunga malattia. L’avevo conosciuto molto prima della svolta tecnologica, ai tempi del teatro di strada, del teatro “popolare”, delle piazze invase dal teatro (Santarcangelo 1978…

Giacomo Verde in "Siamo asini o pedanti?", 1989, spettacolo della compagnia Teatro delle Albe, foto di Marco Caselli Nirmal
Per Giacomo: 1988-2020
di Marco Martinelli e Ermanna Montanari
Il pensiero, quando pensiamo a Giacomo, corre a quella indimenticabile avventura vissuta insieme quasi trent’anni fa, quando eravamo poco più che trentenni. Avevamo da poco scoperto la Romagna “africana”, avevamo appena debuttato con Ruh. Romagna più Africa uguale, il battesimo delle Albe afro-romagnole: sulla scena mescolavamo…

Giacomo Verde in "Connessione Remota", 2001
Tempo di avvio 15’’. Connessioni remote, la performance telematica di Giacomo Verde (2001)
di Anna Maria Monteverdi
Prima del 2000 accedevi a Internet con un modem attaccato al telefono, la rete aveva una velocità di 56 Kb e prima di caricare l’intera pagina passava parecchio tempo; il costo, poi, era quello di un’interurbana (la chiamata andava al provider di riferimento). Il tipico suono di un modem analogico ti avvisava del contatto…

Giacomo Verde, Renzo Boldrini, Antonio Sciolè, Bologna - 1981, Giardini della Montagnola 1981, durante l'allestimento di uno spettacolo
Giacomo Verde, artivista ultrascenico
di Renzo Boldrini – Giallo Mare Minimal Teatro
Di nulla sia detto è naturale
Di tutto si dica può cambiare
L’eccezione e la regola, B. Brecht
Ciò che scrivo su Giacomo Verde, soprattutto per quanto riguarda il suo rapporto professionale in relazione a Giallo Mare Minimal Teatro, è chiaramente influenzato da quarantacinque anni di amicizia vera…

Giacomo Verde durante la performance per ragazzi, con ologrammi "LA PICCOLA STORIA DEL MELO INCANTATO", foto DIANE_ilariascarpa_lucatelleschi (2017)
L’etica hacker di Giacomo Verde, giocare i media per non esserne giocati
di Carlo Infante
Giacomo Verde vedeva lontano, “noomade” (nomade del pensiero) come pochi, viaggiava leggero, ludico, sarcastico e ci portava lontano, in un modo e in un mondo diverso.
Inventava continuamente nuovi modi per stare al mondo e giocarselo il mondo…

Verde Giac traduttore e interprete del Direttore Pino Ventoso durante l'inaugurazione del Museo Popolare della Pineta - edizione 2019. Foto di Alessandro Giannetti
Lello Voce incontra Giacomo Verde
di Lello Voce
Quest’intervista è il risultato di tre giorni di intensa discussione con Giacomo, più o meno un quinquennio dopo l’inizio della nostra collaborazione artistica: Giacomo “immergeva” le mie performance poetiche e poetico-musicali nella luce, nei lampi e nei colori delle immagini che realizzava dal vivo, con…

fotogramma video tratto da un Teleracconto di Giacomo Verde
La magia low tech dei Teleracconti di Giacomo Verde
di Valentina Valentini
Che la tecnologia produca oralità, McLuhan l’aveva ampiamente affermato (predominio del flusso, del sensoriale sul discreto e lineare come la scrittura e il montaggio), evidenziando anche i tratti di questa nuova oralità (dissimile certamente da quella delle culture contadine) che è memoria sempre attiva, mai meccanica, in body…

Giacomo Verde durante l'Happening "Svendite", ideato con l'Officina Dada Boom, corteo "Viareggio non si vende" (2016). Foto di Alessandro Giannetti / DADA Boom https://dadaboom.org
L’artivista arlecchino: Giacomo Verde critico teatrale
di Igor Vazzaz
Scorrendo la gran copia di tracce, documenti, reperti a testimoniare la carriera artistica di Giacomo Verde, c’è da rimanere sorpresi, e divertiti. Tutt’altro che vocato all’ostensione di (o del) sé, Giac non era avaro di aneddoti, se il contesto lo trovava a proprio agio. In tali circostanze, con fare sornione e contagioso umorismo, era uso spiazzare…

Bit, il burattino virtuale animato da Giacomo Verde, creato con l'artista Stefano Roveda nel 1999 (progetto Euclide)
Sono cose che fanno più paura se non se ne parla
di Flavia Dalila D’Amico
5 Maggio 2019
«Carissima Dalila, Mi spiace averti fatto piangere ma si vede che era necessario 😉 Sono comunque contento che questo spettacolo ti dia forza. Capisco la tua paura della morte e delle malattie. Ma sono cose che fanno più paura se non se ne parla. Almeno per me è stato così…

un momento della performance "Il piccolo Diario dei malanni +D." con Giacomo Verde, SPAM! Porcari (LU), gennaio 2019. Foto di Claudio Di Paolo
La lunga danza di Giacomo Verde
di Graziano Graziani
È difficile sintetizzare la parabola artistica di Giacomo Verde, uno dei pionieri italiani del video teatro e della net art, che si è spento la notte tra l’1 e il 2 maggio a causa di una lunga malattia. Ma forse si può riuscire a capire lo spirito del suo lavoro mettendo assieme i mondi diversissimi che ha attraversato…

fotogramma tratto dal video che STUDIO AZZURRO ha dedicato a Giacomo Verde: https://vimeo.com/421019069/242ac7df60
A Giacomo, 2020
di Studio Azzurro
A Giacomo Verde, maggio 2020.
Le parole finali della sceneggiatura del film L’OSSERVATORIO NUCLEARE DEL SIGNOR NANOF e l’animazione del muro di Oreste Fernando Nannetti, per un omaggio commosso all’amico Giacomo Verde e alla sua inesauribile, immaginifica ricerca.
#16 / maggio 2020

copertina n16 novantatrepercento.it - foto segnaletica scattata ad Emma Goldman nel 1901 quando fu arrestata perchè accusata di essere coinvolta nell'assassinio del presidente McKinley
Wonder Women
di Doralice Pezzola
È difficile, oggi, dire che cosa significhi essere femministe o femministi. Come accade per tutte le battaglie sociali di grandi proporzioni, il cui riverbero si propaga lungo i decenni come un gioco del telefono, i rischi di scivolare in stereotipi, fraintendimenti, banalizzazioni, sono elevatissimi. In un racconto che provi a dire cos’è il femminismo nel 2020, bisogna arrendersi all’idea che le conseguenze stesse del femminismo stanno annodate alle maglie del tempo, delle epoche e delle contingenze che l’hanno attraversato…

Emma Goldman (1901)
Emma Goldman e la rivoluzione senza fine
di Carlotta Pedrazzini
Nel 1886 a Chicago, in piazza Haymarket, durante un presidio in sostegno dei lavoratori in sciopero, una bomba uccise un poliziotto. In risposta, le forze dell’ordine aprirono il fuoco lasciando a terra, tra morti e feriti, decine di persone…

Olimpia Kutuzova Cafiero
Olimpia Kutuzova Cafiero, una populista russa
di Martina Guerrini
Milano, seconda metà dell’Ottocento.
Nella stazione ferroviaria una populista russa è in attesa della coincidenza per Bologna. Ha un bagaglio piuttosto fragile: cucita in un asciugamano avvolto attorno alla vita vi è infatti della dinamite, destinata ai moti insurrezionali in Romagna…

Carla Lonzi, Fondo Carla Lonzi - Galleria Nazionale d Arte Moderna e Contemporanea di Roma
Tornare a parlare di Carla Lonzi
di Valentina Cipullo Callegarini
Parlare di Carla Lonzi (1931-1982) oggi è necessario e complicato. Necessario perché le sue riflessioni, ancora troppo poco indagate, sono, a distanza di quarant’anni, un luogo prezioso in cui fermarsi per elaborarne di nuove. Complicato perché la sua vita, divisa a metà tra mondo dell’arte e femminismo, ha…

Marielle Franco, ph Mídia Ninja https://midianinja.org
Marielle Franco: è nella lotta che ci si incontra
di Valeria Ribeiro Corossacz
Il 14 marzo 2018 Marielle Franco viene uccisa a colpi di pistola in un agguato a Rio de Janeiro, mentre torna in macchina a casa. Insieme a lei viene ucciso Anderson Gomes, il suo autista, Fernanda Chaves, sua collaboratrice, rimane illesa. Le indagini non hanno ancora stabilito ufficialmente…
#15 / marzo 2020

James Ensor, "Peste dessous, peste dessus, peste partout!" (1904), collection Museum Plantin-Moretus
Il teatro e la peste
di Graziano Graziani
Fragilità. È questa la parola chiave che attraversa in queste settimane l’Italia e buona parte del mondo nel momento in cui tutti dobbiamo fare i conti con il lockdown, con lo stare chiusi in casa, misure necessarie per contrastare l’epidemia di Covid-19. Fragilità che, nel caso del settore delle arti e dello spettacolo dal vivo, si somma alla storica fragilità. Se è facile immaginare interventi ministeriali a sostegno delle strutture ufficiali, riconosciute e censite, che ne sarà dei tanti artisti che vivono di spettacoli che non possono più fare, di laboratori, di attività semiufficiale che è quasi impossibile censire? L’ansia per il futuro è serpeggiata fin da subito nel mondo della danza e del teatro, e non poteva essere che così…

Pierre St. Lucie, "La Grande Danse Macabre" (1568), Harris Brisbane Dick Fund, 1923 - Donazione al Pubblico Dominio dal Metropolitan Museum of Art - https://www.metmuseum.org
Venezia, la peste, il teatro
di Leonardo Mello
«Il teatro deve essere come la peste, la cui virulenza sconvolge l’ordine dato e dissolve l’organismo che attacca, ma lo dissolve nel cervello e nei polmoni, quegli organi che sono alla diretta dipendenza della coscienza e della volontà, è lì che la peste attacca…

Pierre St. Lucie, "La Grande Danse Macabre" (1568), Harris Brisbane Dick Fund, 1923 - Donazione al Pubblico Dominio dal Metropolitan Museum of Art https://www.metmuseum.org
La fredda notte che stiamo vivendo è il momento per agire
di Valeria Orani
«incidènte: s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Avvenimento inatteso che interrompe il corso regolare di un’azione; per lo più, avvenimento non lieto, disgrazia»
Chiunque abbia provato nella propria vita un incidente sa che arriva inaspettato, senza preavviso…

Pierre St. Lucie, "La Grande Danse Macabre" (1568), Harris Brisbane Dick Fund, 1923 - Donazione al Pubblico Dominio dal Metropolitan Museum of Art https://www.metmuseum.org
La danza, il virus e il deficit identitario
di Danila Blasi
Lo ammetto. All’inizio non riuscivo a capire perché nel mio piccolo mondo della danza, della danza contemporanea in particolare, questa vicenda del coronavirus, con la conseguente mancanza di punti di riferimento (teatri chiusi sì, teatri chiusi no ma con gli spettatori distanziati, teatri chiusi e basta, prove sì, prove no, prove ad un metro di distanza…

Pierre St. Lucie, "La Grande Danse Macabre" (1568), Harris Brisbane Dick Fund, 1923 - Donazione al Pubblico Dominio dal Metropolitan Museum of Art https://www.metmuseum.org
Sintonizzati su ciò che accade là fuori
di Cinzia Spanò
Milano. 13 marzo. Ho iniziato a scrivere questo pezzo circa cinque giorni fa. Scrivo e poi cancello, perché la realtà continua a trasformarsi in maniera talmente precipitosa che mi è diventato molto difficile fissare quello che volevo raccontare. Ossia come stiamo reagendo qui, noi attori, noi teatranti, di fronte allo sprofondare del nostro mondo…

Pierre St. Lucie, "La Grande Danse Macabre" (1568), Harris Brisbane Dick Fund, 1923 - Donazione al Pubblico Dominio dal Metropolitan Museum of Art https://www.metmuseum.org
Il viaggio di Gioppino
di Damiano Grasselli
Damiano Grasselli è regista e direttore artistico di Teatro Caverna, una compagnia di Bergamo. Ci conosciamo da anni e in questi giorni, in cui tutti siamo chiusi in casa, ci siamo tenuti aggiornati grazie a Whatsapp. Bergamo è al momento l’epicentro della pandemia a livello italiano…
#14 / novembre 2019

Samuel Beckett, ph Getty Images
Silenzio: Beckett
di Graziano Graziani
Quando, nel dicembre del 1989, Eugène Ionesco fu chiamato a pronunciare qualche parola per commemorare il suo collega Samuel Beckett, scomparso tre giorni prima di Natale, da osservatore dei dettagli qual era egli decise di raccontare una piccola storia. O meglio, un ricordo…

"Il giardino dei ciliegi", ph Alessandro Serra
Silenzio
di Alessandro Serra
Prologo
In collegio la notte, prima di addormentarci, pregavamo in coro, al buio, recitando un’oscena filastrocca che finiva con una minaccia zen: facciamo silenzio, a chi ne fa di più! Una volta pronunciata la formula era proibito parlare, quasi respirare. La suora si allontanava piano, chiudeva la porta e scivolava via…

"Quando saremo GRANDI", ph: Davood Kheradmand (da sinistra: Simone Barraco, Ramona Nardò, Matteo Latino)
Io non so cosa è il silenzio
di Fabiana Iacozzilli
Io non so cosa è il silenzio. So che per trovarlo ho bisogno dell’azione e degli oggetti. Di scoprire come suonano questi elementi. Me lo ha detto Samuel Beckett..

"Attraversamenti", ph DIANE | Ilariascarpa
Il rumore del silenzio
di Maurizio Lupinelli
Devo per forza partire dall’ultimo lavoro che abbiamo messo in scena con i ragazzi diversamente abili del “Laboratorio Permanente” di Castiglioncello ad Armunia nel 2018, Sinfonia Beckettiana – prodotto da Ravenna Festival e Festival Inequilibrio – per cercare di spiegare e ripercorrere le tappe di studio e lavoro attorno ai testi di Beckett…

"ABQ", ph Alvise Nicoletti
Ripartire da Quad, ripartire da zero
di Alessandro Carboni
L’articolo che segue è stato scritto circa dodici anni fa per il numero speciale della rivista Performance Researchi dedicato al centenario della nascita di Samuel Beckett. Le parole che seguono raccontano la mia ricerca “From Quad to Zero” nata intorno all’opera Quad di Samuel Beckett. La ricerca è stata sviluppata durante una residenza creativa alla School of Drama…

ph Graziano Graziani
Silenzio, troppo silenzio: Samuel Beckett in Italia, prima e oggi
di Luca Scarlini
«A Samuele, figlio di Giacomo, impagliatore
Teatrale in francese e in inglese anche quando
Si trascina la fame nel cielo
Di ghiaccio nel suo cranio pendolare»
(Roberto Sanesi, Tema di Beckett)
…
#13 / settembre 2019

Reportage dall'India, ph Ilaria Scarpa
Abbondanza e scarsità
di Graziano Graziani
La ricchezza è un termine polisemico, può determinare molte cose. Viene dall’aggettivo “ricco”, di cui designa il concetto astratto, l’ideale potremmo dire, ovvero la condizione dell’esser ricchi. “Ricco” sembra derivi da un termine francese dell’XI, “riche”, a sua volta debitore di un termine longobardo, “rihhi”, e quindi dall’area linguistica germanica…

Reportage dall'India, ph Ilaria Scarpa
Che cosa è la ricchezza?
di Sergio Beraldo
La domanda «Cosa è la ricchezza?» è complessa. Io comincerei pertanto da una distinzione che può contribuire a limitare la confusione in cui inevitabilmente si cade quando si è interpellati in modo così diretto, su circostanze cui è anche legato, direttamente o indirettamente, il senso che diamo alle nostre tiepide vite…

Reportage dall'India, ph Ilaria Scarpa
Uscire dall’ossessione del consumo
di Elettra Stimilli
A proposito di ricchezza, qualche settimana fa sono stata colpita dal modo in cui è stata commentata una notizia. Dopo che il ministro dell’Interno in carica ha nuovamente minacciato di sforare i parametri europei, e che la sua dichiarazione ha avuto immediati effetti devastanti per l’economia nazionale sui mercati finanziari…

Reportage dall'India, ph Ilaria Scarpa
La ricchezza dell’essere
di Francesco Gesualdi
Il concetto di ricchezza dipende dall’idea che abbiamo della persona. Nel nostro sistema mercantile la persona è concepita come strumento di consumo: tubi digerenti con la bocca ben spalancata per ingurgitare tutto ciò che propone la pubblicità e uno sfintere anale bello largo per espellere tutti i rifiuti che si producono durante il transito….

Reportage dall'India, ph Ilaria Scarpa
Ubuntu
di Roberto Castello
Nel mare delle comunicazioni quotidiane è difficile accorgersi del mutamento di significato di alcune parole. È stato infatti solo chiacchierando con amici e conoscenti di «cos’è la ricchezza?» che mi sono accorto che ricchezza e denaro nel linguaggio quotidiano sono diventati praticamente sinonimi, e…
#12 / giugno 2019

Copertina #12 - la Pelanda, Mattatoio, Roma - Festival Short Theatre - foto di Claudia Pajewski
effimero/duraturo
di Graziano Graziani
L’estate è cominciata e con lei ha preso il via la stagione dei festival. E poiché 93% è un blog che è dedicato alla politica non verbale, ci è sembrato interessante interrogarci sulla natura di queste manifestazioni, piazze privilegiate del contemporaneo e della sperimentazione, che per definizione hanno una natura fluida e dinamica, rispetto a quella più statica e istituzionale delle stagioni ufficiali…

Castello Pasquini, Castiglioncello (LI), Festival Inequilibrio (edizione 2019: Inequilibrio 22, 25/06 > 07/07)
Attorno a Bayreuth: idee di festival
di Gerardo Guccini
Parlare oggi di Bayreuth. Storicamente, il Festival di Bayreuth è stato il primo a conferire alla progettazione di eventi che si svolgano in un determinato luogo, in un determinato periodo dell’anno e al di fuori della normale programmazione dei teatri, quei connotati culturali che le pratiche novecentesche avrebbero poi reso ricorrenti …

Castrovillari, Castello Aragonese, Festival Primavera dei teatri (edizione 2019: 25/05 > 01/06)
Vivere di festival. L’impensato del teatro*
di Leonardo Delogu
Il primo Amore. Il mio primo festival fu Santarcangelo 2004. Allora avevo da poco cominciato a lavorare con il Teatro Valdoca di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri, e Santarcangelo dei Teatri quell’anno era diretto da Silvio Castiglioni con la collaborazione di Silvia Bottiroli, Andrea Nanni e Massimo Eusebio…

Centrale Fies, Dro (TN), Drodesera Festival, foto di Alessandro Sala (edizione 2019: XXXIX Ipernatural, 21/06>27/07)
L’inevitabilità del cambiamento. Un pensiero
di Fabrizio Arcuri
Difficile dire in questo nuovo assetto qual è il ruolo dei festival in Italia. Se dovessimo leggere l’intero sistema teatrale come un sistema concentrico su modello atomico o comunque in termini di vasi comunicanti tale per cui ogni segmento del sistema partecipa in modo funzionale alla strutturazione del sistema stesso in termini evolutivi, allora…

Santarcangelo di Romagna (RN), Santarcangelo Festival, performance Chroma Keys di Motus, foto di Tristan Petsola (edizione 2019: Slow & Gentle, 5>14 luglio)
Il lusso della gratuità. A proposito dei festival
di Attilio Scarpellini
«Oggi, se si devono proprio dire le cose come stanno, nessuno sa più che cosa sia l’arte (né tantomeno che cosa sia la bellezza); si sa solo che l’uomo continua ad aver bisogno di un atto, di un lavoro, di una forma che siano puri e gratuiti, cioè che servano unicamente a dare un significato alla vita…» (Nicola Chiaromonte, Il buon attore)…
#11 / maggio 2019

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…

ph Nicola Tanzini
La lingua vale, ma non siamo soltanto parola
di Massimo Bray
Nel mondo di carta e di bit in cui, e di cui, vive l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la parola è fondamenta e ascensore, area calpestabile e percorso, costruzione e orizzonte. È corretta, e sempre sfidante, l’idea che la trasmissione del sapere e della cultura, in tutte le forme ed espressioni nobili e civili…

ph Nicola Tanzini
L’improvvisazione? Una questione di musica
di Claudio Morganti
Sono attratto dall’improvvisazione per via di qualcosa che a mio avviso, ha grande importanza. Si tratta di una freschezza, di una qualità particolare, che si può ottenere solo improvvisando; qualcosa che sfugge alla scrittura. Ha qualcosa a che fare con l’idea di ‘limite’. Stare sempre sul confine dell’ignoto pronti al salto…

ph Nicola Tanzini
Come sfuggire alla censura? Ce lo insegna Totò
di Massimiliano Civica
Un dittatore serio appena salito al potere deve chiudere i teatri e vietare i pubblici spettacoli. E’ quello che Leopoldo Zurlo, responsabile unico per la censura teatrale sotto il fascismo, deve aver sempre rimproverato, nel segreto del suo cuore, a Mussolini.
Quel Mussolini che non aveva voluto chiudere i teatri e così facendo…

Nicola Tanzini
Fare teatro fisico da fermi
di Enrico Castellani
La provocazione arrivataci da Roberto Castello di provare a riflettere e a scrivere quale sia la nostra relazione con il linguaggio non verbale ci stimola a mettere insieme quelli che ci appaiono come i pezzi di un mosaico.
Ogni giorno che passa ci è sempre più chiaro che il corpo sta al centro di qualsiasi tipo di comunicazione. In qualunque ambito ci troviamo ad operare. Dentro e fuori dal teatro.

ph Nicola Tanzini
Prospettive teatrali
Abbiamo chiesto a tre giovani critici di riflettere sul rapporto fra testo e non verbalità a teatro.
Abbiamo ricevuto contributi molto diversi negli argomenti ma per certi aspetti affini nel tono. Sergio Lo Gatto, partendo dal Macbettu di Alessandro Serra, ragiona su cosa accade quando in scena gli attori si muovono e parlano molto, ma in sardo …
#10 / aprile 2019

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…

ph Nicola Tanzini
La lingua vale, ma non siamo soltanto parola
di Massimo Bray
Nel mondo di carta e di bit in cui, e di cui, vive l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la parola è fondamenta e ascensore, area calpestabile e percorso, costruzione e orizzonte. È corretta, e sempre sfidante, l’idea che la trasmissione del sapere e della cultura, in tutte le forme ed espressioni nobili e civili…

ph Nicola Tanzini
L’improvvisazione? Una questione di musica
di Claudio Morganti
Sono attratto dall’improvvisazione per via di qualcosa che a mio avviso, ha grande importanza. Si tratta di una freschezza, di una qualità particolare, che si può ottenere solo improvvisando; qualcosa che sfugge alla scrittura. Ha qualcosa a che fare con l’idea di ‘limite’. Stare sempre sul confine dell’ignoto pronti al salto…

ph Nicola Tanzini
Come sfuggire alla censura? Ce lo insegna Totò
di Massimiliano Civica
Un dittatore serio appena salito al potere deve chiudere i teatri e vietare i pubblici spettacoli. E’ quello che Leopoldo Zurlo, responsabile unico per la censura teatrale sotto il fascismo, deve aver sempre rimproverato, nel segreto del suo cuore, a Mussolini.
Quel Mussolini che non aveva voluto chiudere i teatri e così facendo…

Nicola Tanzini
Fare teatro fisico da fermi
di Enrico Castellani
La provocazione arrivataci da Roberto Castello di provare a riflettere e a scrivere quale sia la nostra relazione con il linguaggio non verbale ci stimola a mettere insieme quelli che ci appaiono come i pezzi di un mosaico.
Ogni giorno che passa ci è sempre più chiaro che il corpo sta al centro di qualsiasi tipo di comunicazione. In qualunque ambito ci troviamo ad operare. Dentro e fuori dal teatro.

ph Nicola Tanzini
Prospettive teatrali
Abbiamo chiesto a tre giovani critici di riflettere sul rapporto fra testo e non verbalità a teatro.
Abbiamo ricevuto contributi molto diversi negli argomenti ma per certi aspetti affini nel tono. Sergio Lo Gatto, partendo dal Macbettu di Alessandro Serra, ragiona su cosa accade quando in scena gli attori si muovono e parlano molto, ma in sardo …
#09 / dicembre 2018

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…

ph Nicola Tanzini
La lingua vale, ma non siamo soltanto parola
di Massimo Bray
Nel mondo di carta e di bit in cui, e di cui, vive l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la parola è fondamenta e ascensore, area calpestabile e percorso, costruzione e orizzonte. È corretta, e sempre sfidante, l’idea che la trasmissione del sapere e della cultura, in tutte le forme ed espressioni nobili e civili…

ph Nicola Tanzini
L’improvvisazione? Una questione di musica
di Claudio Morganti
Sono attratto dall’improvvisazione per via di qualcosa che a mio avviso, ha grande importanza. Si tratta di una freschezza, di una qualità particolare, che si può ottenere solo improvvisando; qualcosa che sfugge alla scrittura. Ha qualcosa a che fare con l’idea di ‘limite’. Stare sempre sul confine dell’ignoto pronti al salto…
#08 / settembre 2018

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…

ph Nicola Tanzini
La lingua vale, ma non siamo soltanto parola
di Massimo Bray
Nel mondo di carta e di bit in cui, e di cui, vive l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la parola è fondamenta e ascensore, area calpestabile e percorso, costruzione e orizzonte. È corretta, e sempre sfidante, l’idea che la trasmissione del sapere e della cultura, in tutte le forme ed espressioni nobili e civili…

ph Nicola Tanzini
L’improvvisazione? Una questione di musica
di Claudio Morganti
Sono attratto dall’improvvisazione per via di qualcosa che a mio avviso, ha grande importanza. Si tratta di una freschezza, di una qualità particolare, che si può ottenere solo improvvisando; qualcosa che sfugge alla scrittura. Ha qualcosa a che fare con l’idea di ‘limite’. Stare sempre sul confine dell’ignoto pronti al salto…
#07 / luglio 2018

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…

ph Nicola Tanzini
La lingua vale, ma non siamo soltanto parola
di Massimo Bray
Nel mondo di carta e di bit in cui, e di cui, vive l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la parola è fondamenta e ascensore, area calpestabile e percorso, costruzione e orizzonte. È corretta, e sempre sfidante, l’idea che la trasmissione del sapere e della cultura, in tutte le forme ed espressioni nobili e civili…

ph Nicola Tanzini
L’improvvisazione? Una questione di musica
di Claudio Morganti
Sono attratto dall’improvvisazione per via di qualcosa che a mio avviso, ha grande importanza. Si tratta di una freschezza, di una qualità particolare, che si può ottenere solo improvvisando; qualcosa che sfugge alla scrittura. Ha qualcosa a che fare con l’idea di ‘limite’. Stare sempre sul confine dell’ignoto pronti al salto…
#06 / giugno 2018

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…

ph Nicola Tanzini
La lingua vale, ma non siamo soltanto parola
di Massimo Bray
Nel mondo di carta e di bit in cui, e di cui, vive l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la parola è fondamenta e ascensore, area calpestabile e percorso, costruzione e orizzonte. È corretta, e sempre sfidante, l’idea che la trasmissione del sapere e della cultura, in tutte le forme ed espressioni nobili e civili…

ph Nicola Tanzini
L’improvvisazione? Una questione di musica
di Claudio Morganti
Sono attratto dall’improvvisazione per via di qualcosa che a mio avviso, ha grande importanza. Si tratta di una freschezza, di una qualità particolare, che si può ottenere solo improvvisando; qualcosa che sfugge alla scrittura. Ha qualcosa a che fare con l’idea di ‘limite’. Stare sempre sul confine dell’ignoto pronti al salto…
#05 / maggio 2018

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…
#04 / dicembre 2017

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…
#03 / novembre 2017

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…
#02 / ottobre 2017

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…
#01 / settembre 2017

Un luogo di riflessione aperto a tutti
di Francesca De Sanctis
Succede a volte che certe idee, apparentemente bizzarre, diventino all’improvviso talmente concrete da poterle quasi toccare con mano. Si insinuano nella testa e cominciano a crescere, crescere, crescere finché dal quel grande caos in cui tutto si mescola qualcosa di buono inizia a venir fuori. Così, ciò che era solo nei nostri pensieri poco alla volta prende forma e nel nostro caso conquista anche un nome: 93%: materiali per una politica non verbale. Che cos’è? Un blog prima di tutto.

La danza, il blog e i Dance Club
di Roberto Castello
Una delle implicazioni della professione di danzatore contemporaneo che di solito non si considerano è l’imbarazzo, spesso, di rispondere alla semplice domanda: che lavoro fai? Non in tutte le situazioni, infatti…

La lunga marcia delle suffragettes
di Andrea Porcheddu
Molto prima che Marina Abramovic facesse la muraglia cinese a piedi o si mettesse nuda a mo’ di stipite in una porta con Ulay, prima che Orlan iniziasse a mutarsi in cyborg e molto prima ancora che le Femen intervenissero a seno nudo in piazza per…

Quando il corpo uccise la borghesia
di Angiolo Bandinelli
Nel 1962, il Partito Radicale, fondato nel 1955 da una confluenza di liberali, democratici, ex azonisti e socialisti di varia estrazione, collassava. La sua classe dirigente si sparpagliò in altre formazioni…

Tutti pazzi per la comunicazione corporea
di Marino Bonaiuto
Lo studio scientifico della comunicazione corporea, o comunicazione non verbale come spesso è stata etichettata, data almeno dalla metà del secolo XIX. È però possibile…

Dimmi come ti muovi e io ti imiterò
di Fridanna Maricchiolo
La “comunicazione non verbale” (CNV) si potrebbe definire come una trasmissione di contenuti, costruzione e condivisione di significati che avviene a prescindere dall’uso delle parole (Bonaito, Maricchiolo, 2009). La componente non verbale…

CORPI al SOLE copertina #7 luglio 2018 - ph A. Porcheddu
CORPI AL SOLE – Anatomia patologia simbologia
di Andrea Porcheddu
Qualcuno forse lo ricorderà: Corpi al sole è il titolo di un celebre romanzo di Agatha Christie, diventato film con un indimenticabile Peter Ustinov nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Lui, snob e sociopatico quanto basta, osservando dall’alto i corpi dei bagnanti sdraiati in spiaggia, dice, più o meno, «sono tanto simili a dei cadaveri»…

ph Nicola Tanzini
L’isola comincia a popolarsi
di Roberto Castello e Francesca De Sanctis
La nostra “piccola isola” comincia, se non proprio a popolarsi, almeno ad essere frequentata. E così, in questo secondo numero di novantatrepercento.it sono venuti a trovarci altri “amici”: intellettuali, registi, drammaturghi intervengono nel dibattito lanciato circa un mese fa da questo blog, venuto alla luce proprio con l’idea di aprire uno spazio di riflessione…

ph Nicola Tanzini
La lingua vale, ma non siamo soltanto parola
di Massimo Bray
Nel mondo di carta e di bit in cui, e di cui, vive l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la parola è fondamenta e ascensore, area calpestabile e percorso, costruzione e orizzonte. È corretta, e sempre sfidante, l’idea che la trasmissione del sapere e della cultura, in tutte le forme ed espressioni nobili e civili…

ph Nicola Tanzini
L’improvvisazione? Una questione di musica
di Claudio Morganti
Sono attratto dall’improvvisazione per via di qualcosa che a mio avviso, ha grande importanza. Si tratta di una freschezza, di una qualità particolare, che si può ottenere solo improvvisando; qualcosa che sfugge alla scrittura. Ha qualcosa a che fare con l’idea di ‘limite’. Stare sempre sul confine dell’ignoto pronti al salto…

ph Nicola Tanzini
Come sfuggire alla censura? Ce lo insegna Totò
di Massimiliano Civica
Un dittatore serio appena salito al potere deve chiudere i teatri e vietare i pubblici spettacoli. E’ quello che Leopoldo Zurlo, responsabile unico per la censura teatrale sotto il fascismo, deve aver sempre rimproverato, nel segreto del suo cuore, a Mussolini.
Quel Mussolini che non aveva voluto chiudere i teatri e così facendo…

Nicola Tanzini
Fare teatro fisico da fermi
di Enrico Castellani
La provocazione arrivataci da Roberto Castello di provare a riflettere e a scrivere quale sia la nostra relazione con il linguaggio non verbale ci stimola a mettere insieme quelli che ci appaiono come i pezzi di un mosaico.
Ogni giorno che passa ci è sempre più chiaro che il corpo sta al centro di qualsiasi tipo di comunicazione. In qualunque ambito ci troviamo ad operare. Dentro e fuori dal teatro.

ph Nicola Tanzini
Prospettive teatrali
Abbiamo chiesto a tre giovani critici di riflettere sul rapporto fra testo e non verbalità a teatro.
Abbiamo ricevuto contributi molto diversi negli argomenti ma per certi aspetti affini nel tono. Sergio Lo Gatto, partendo dal Macbettu di Alessandro Serra, ragiona su cosa accade quando in scena gli attori si muovono e parlano molto, ma in sardo …