Quasi Capo Horn
di Lorenzo Pavolini
L’oceano quaggiù è più simile a un bosco che a un deserto. La vita ribolle nonostante il gelo. Gli animali sono ovunque, anche se non lo danno troppo a vedere…
Canale di Beagle 2015, foto di Lorenzo Pavolini
di Lorenzo Pavolini
L’oceano quaggiù è più simile a un bosco che a un deserto. La vita ribolle nonostante il gelo. Gli animali sono ovunque, anche se non lo danno troppo a vedere…
www.novantatrepercento.it n.31 "prospettive non umane n.4 - l'oceano", foto di Lorenzo Pavolini - Canale di Beagle, 2015
di Graziano Graziani
Chiudiamo la riflessione sulle “prospettive non umane” che ha caratterizzato questa annata di 93% con un’esplorazione scientifica, letteraria e reportagistica dell’oceano. La frontiera meno conosciuta tra le tante esplorate dalla specie umana, potremmo dire, e già questa affermazione suona come un paradosso, poiché ciò che caratterizza davvero il pianeta che abitiamo sono proprio le sue acque: il pianeta blu è tale a causa del riflesso delle acque che lo ricoprono per oltre il 70 percento della sua estensione, più di due terzi…
Atollo di Bikini nelle Isole Marshall
di Sarah Gainsforth
Farfalle e falene «aleggiano sull’isola come nuvole di fumo», conigli, rondini e piccioni selvatici «si appropriano di vecchi edifici militari», mentre foche grigie, gazze marine, gabbiani tridattili e urie prendono ognuna il proprio posto sulle scogliere. Sono alcuni degli animali che popolano Inchkeith, un’isola a sei chilometri da Edimburgo, in Scozia…
Un orso nero che usa il sottopassaggio sulla US 93 nel Montana
di Marina Caneve
Uscire dalla dicotomia natura-paesaggio con l’uomo che domina – o magari neanche necessariamente domina ma sta da una parte a guardare – mi risuona nella testa come un mantra; tuttavia, pensando a come ci rapportiamo al paesaggio seguendo le logiche di una gerarchia animale, cercando di dominarlo e controllarlo, pensandolo come qualcosa di esterno a noi…
Franco Monari - Memorabilia 2008. Da http://www.kainowska.com/sito/postindustrial
di Annalisa Metta
Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
la locomotiva ha la strada segnata,
il bufalo può scartare di lato e cadere.
Questo decise la sorte del bufalo,
l’avvenire dei miei baffi e il mio mestiere.
F. De Gregori (1976)
Foto di Sigurdur Fjalar Jonsson da unsplash.com
di Azzurra D’Agostino
Stiamo nelle parole, il luogo in cui il mondo ci si rivela. Allora, colpisce quanto il termine “paesaggio” abbia a che fare con “paese”: c’è un legame profondo, si direbbe dunque, tra l’abitare umano come confine attorno a cui tutto il resto sta come contorno, sfondo.
Il paese al centro; tutto intorno, il paesaggio…
www.novantatrepercento.it n.30 "prospettive non umane n.3 - il paesaggio", foto da https://it.wikipedia.org/wiki/Robust_Nuclear_Earth_Penetrator
di Graziano Graziani
L’indagine sul paesaggio scarsamente antropizzato, condotta attorno a quei luoghi che vengono ridisegnati dall’abbandono, dove albergano tracce più o meno antiche delle comunità umane che li hanno abitati come se si trattasse di stratificazioni geologiche, è un elemento particolarmente fecondo della riflessione artistica e antropologica di questi ultimi anni. È vero, il fascino per i luoghi abbandonati non è affatto recente, ha interessato generazioni di artisti e…
Zoo di Sergio Blanco, foto di Masiar Pasquali
di Riccardo Corcione
«Bisognerebbe stare dentro, e scendere, non nell’“animalità”, che non esiste, ma nella pista che ogni animale apre e ci lascia in dono, come una debole scia nell’immensità della natura».
J-C. Bailly, Il partito preso degli animali, 2015
Nell’ultimo anno, ho incontrati diversi animali a teatro…
Revital Cohen & Tuur Van Balen, “The Odds (Part 1)”, 2019 | “re–creatures”, Mattatoio, Roma. Foto di Andrea Pizzalis ©️ 2021 Azienda Speciale Palaexpo
di Ilaria Mancia
«Quella che il bruco chiama fine del mondo,
il resto del mondo chiama farfalla».
(Lao Tzu)
Lavorando in un luogo come il Mattatoio di Roma mi sono interrogata più volte sul termine ‘creatura’, che spesso ritornava, mentre attraversavo gli spazi. Le creature lì sostano, in una…
Immagine da un’illustrazione di Tellas
di Enrico Pitzianti
C’è un’idea che viene proposta come vera, persino come ovvia, e che si può riassumere più o meno così: oggi di ambiente si parla tanto, tantissimo, ma è un’onda nuova, un fenomeno che si è fatto corposo solo di recente. Prima c’erano i partiti dei verdi, è vero, ma una certa di idea di ambiente, di rispetto e connessione tra noi e la natura, non esisteva se non in alcune…
Illustrazioni dalla "Espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali" di Darwin
di Simone Pollo
Se ci interroghiamo su cosa significhi vedere il mondo dal punto di vista di un animale non umano e per rispondere a questa domanda chiediamo aiuto alla filosofia ci imbattiamo in pensatori che hanno messo radicalmente in dubbio la nostra possibilità di accedere alle esperienze soggettive non umane…
www.novantatrepercento.it n.29 "prospettive non umane n.2 - gli animali", foto di Valentin Jorel / www.unsplash.com
di Graziano Graziani
Esiste una certa corrispondenza, che non sorprende ma che produce effetti per nulla scontati, tra una certa crisi che attraversa la narrazione di storie – sia essa letteraria, teatrale, cinematografica – e una coscienza ecologica che tende a riscrivere non solo l’orizzonte politico, ma anche quello ontologico, in cui si inscrive l’esperienza umana. Certo, parlando i “crisi” occorre precisare che cosa intendiamo: quello che stiamo vivendo è un momento in cui …