L’apocalisse è meglio del Prozac
di Lucia Marinelli
«Mentre il mondo finiva io stavo provando a suicidarmi. Devo essere nata con una radicale inclinazione alla sofferenza altrimenti non si spiegherebbe perché niente è mai andato secondo i miei piani.
Prima del collasso lavoravo come vetrinista in una gioielleria nella via più costosa di Roma City. Capitai lì per pura necessità…