Sono, quindi traduco
di Manuela Cherubini
«Faccio un lavoro assurdo.
Ho indizi da tutte le parti, indizi che non significano niente.
È proprio vero: soffriamo di un eccesso di significazione».
Rafael Spregelburd, Bizarra
"Breve racconto domenicale", di Matias Feldman. Tradotto e diretto da Manuela Cherubini. Nella foto: Luisa Merloni, Marco Quaglia, Alessandro Riceci e in primo piano Patrizia Romeo
di Manuela Cherubini
«Faccio un lavoro assurdo.
Ho indizi da tutte le parti, indizi che non significano niente.
È proprio vero: soffriamo di un eccesso di significazione».
Rafael Spregelburd, Bizarra
www.novantatrepercento.it n.32 "trasportare altrove", foto di Alessandra Moretti - allestimento dello spettacolo Tomorrow's Parties, Lucca 2022
di Graziano Graziani
Dire che “tradurre” è “tradire”, seguendo un noto adagio che gioca sulla radice comune di questi termini e sottolinea l’impossibilità di una restituzione del tutto identica all’originale, non solo suona già un po’ come luogo comune, ma non tiene nemmeno conto di un’idea differente che può accompagnare l’idea di traduzione e che ha a che fare con il “consegnare qualcosa” restituendone il senso più profondo. D’altronde questa idea di consegna è davvero alla base dell’etimologia dei due termini…
Illustrazioni dalla "Espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali" di Darwin
di Simone Pollo
Se ci interroghiamo su cosa significhi vedere il mondo dal punto di vista di un animale non umano e per rispondere a questa domanda chiediamo aiuto alla filosofia ci imbattiamo in pensatori che hanno messo radicalmente in dubbio la nostra possibilità di accedere alle esperienze soggettive non umane…
www.novantatrepercento.it n.29 "prospettive non umane n.2 - gli animali", foto di Valentin Jorel / www.unsplash.com
di Graziano Graziani
Esiste una certa corrispondenza, che non sorprende ma che produce effetti per nulla scontati, tra una certa crisi che attraversa la narrazione di storie – sia essa letteraria, teatrale, cinematografica – e una coscienza ecologica che tende a riscrivere non solo l’orizzonte politico, ma anche quello ontologico, in cui si inscrive l’esperienza umana. Certo, parlando i “crisi” occorre precisare che cosa intendiamo: quello che stiamo vivendo è un momento in cui …
Marcello Sambati, foto di Daniele Vita
di Marcello Sambati
“Ogni pianta, portatrice di doni, abita
il cielo, abita la terra e in ogni stagione
si oltrepassa”
Nel mio Trittico Tenebre ho attraversato la mia condizione umana, dall’Oscurità del mio essere un io, all’Incompatibile coesistenza con la mia stessa specie e con l’Addio a questa appartenenza…
Companions serie, Mali Weil
di Mali Weil
«A una foresta potremmo apparire come incendi. Uragani. Pericoli. Ciò che si muove in fretta è pericoloso, per una pianta. Lo sradicato non può che essere alieno, agghiacciante».
Ursula Le Guin, “Più grande, più lento di qualsiasi impero”
Se sono stata chiamata a raccontare le mie riflessioni e il mio percorso di ricerca sulle relazioni tra umani e…
"Gli Altri" di Kepler 452 - Nicola Borghesi
di Nicola Borghesi
Qualche giorno fa mi è stato chiesto di scrivere qualcosa che parlasse della fine, tema sul quale, secondo chi mi ha invitato, dovrei avere qualcosa da dire perché qualche anno fa, in un festival che dirigevo insieme a Enrico Baraldi, «Festival 20 30», ho intitolato un’edizione: catastrofe…
Alessandro Burbank
di Alessandro Burbank
La mia avventura di poeta inizia con una risata. Quella di Mario Stefani, poeta veneziano dalla storia tragica che viene ricordato a Venezia per la sua figura gentile e la sua poesia d’amore. È successo che la mia prima poesia commissionata dalle maestre come compito per casa alle elementari fosse troppo esplicita per essere letta in classe come quelle di tutti gli altri…
Filippo Balestra, foto di Dimitri La Rosa
di Filippo Balestra
L’altro giorno
Comincio questo articolo raccontando di come l’altro giorno ho cominciato un reading di mie “poesie normali” e cioè dicendo subito, dichiarandola come bieca ammissione di colpevolezza, che purtroppo ho avuto un’infanzia felice.
Purtroppo ho avuto un’infanzia felice e, in poesia, in effetti, la felicità pare essere qualcosa di inammissibile…
Luca Zacchini Gli Omini, ph Lorenzo Gori - Il Funaro centro culturale
di Luca Zacchini
«Non potremmo apprezzare il comico se ci sentissimo isolati. Sembra che il riso abbia bisogno di un’eco. Non è un suono articolato, netto, conchiuso; è qualcosa che vorrebbe prolungarsi ripercuotendosi a poco a poco e tuttavia questa ripercussione non può continuare all’infinito. Può espandersi all’interno di un cerchio largo quanto si vuole, ma…
Riccardo Goretti, ph Serena Gallorini
di Riccardo Goretti
Nel corso degli anni mi sono accorto che il mio fare è sempre stato un fare comico, o quando non comico, ironico, e quando non ironico, sbagliato. È una cosa realizzata a posteriori, figuratevi. Dirò di più, anche tutti i miei punti di riferimento artistici son gente che ha sempre preferito far ridere nella produzione: ho sempre preferito Daniil Charms a Dostoevskij, Antonio Rezza a…
Ivan Talarico, ph Francesco Talarico
di Ivan Talarico
La compassione
1. Un uomo scivola su una buccia di banana e cade. La gente guarda e ride. Poi si scopre che sta male, è una brutta caduta. Lo portano in ospedale, muore. Alcune delle persone presenti non lo sapranno mai e continueranno a ridere ripensando alla scena.
2. Un uomo entra in un caffè…