Biennale di Dakar: per un rinascimento africano
di Andrea de Georgio
È intitolata L’Ora Rossa, una nuova umanità, la 13°edizione della Biennale d’arte africana contemporanea di scena in Senegal dal 3 maggio al 2 giugno…
Ouidah, Benin, 2016 - ph Lucia Perrotta
di Andrea de Georgio
È intitolata L’Ora Rossa, una nuova umanità, la 13°edizione della Biennale d’arte africana contemporanea di scena in Senegal dal 3 maggio al 2 giugno…
Ouidah, Benin, 2016 - ph Lucia Perrotta
di Enrico Bettinello
Per la black music la prima metà del 2018 è stata caratterizzata principalmente da due eventi: il conferimento del Premio Pulitzer a Kendrìck Lamar e l’uscita del video This Is Not America di Childish Gambino…
Abomey, Benin, 2016 - ph Lucia Perrotta
di Dario La Stella
L’Africa, una terra sconfinata di circa 30.221.532 km² (tre volte l’Europa), suddivisa politicamente in 54 stati nati da mappe militari redatte nei secoli dai coloni europei. All’interno di questi confini vivono circa 1.100.000.000 di persone, parlanti circa 2000 lingue…
Cotonou, Benin, 2015 - ph Lucia Perrotta
di Valeria Vannucci
«Provare meraviglia ci riporta al thaumàzein aristotelico – θαυμάζειν – all’oscillazione tra il sorprendente e il perturbante, tra la “gioiosa” perentoria affermazione del proprio agire e il disorientamento, l’impatto che ci sorprende quando una visione o un evento, di qualsivoglia natura, sopraggiunge a mutare il nostro sguardo verso le cose»…
Cape Coast, Ghana, 2016 - ph Lucia Perrotta
di Margherita Dellantonio
Il colore nero rappresenta ambiguità: è oscurità mortifera e terra feconda, notte spaventosa e buio da cui possono scaturire luce e possibilità, è simbolo di malinconia e di potere, di eleganza e di trasgressione. In questa sua ambiguità, il nero esprime perfettamente la dicotomia che caratterizza la moda…
Cotonou, Benin, 2015 - ph Lucia Perrotta
di Massimo Canevacci
A Sâo Paulo le avanguardie sensibili al rinnovamento estetico e politico si erano definite antropofagiche: l’antropofagia – da stigma selvaggio che gli europei coloni affibbiarono ai nativi – fu rivendicata come un’arte di deglutire l’altro; le stesse culture occidentali potevano essere antropofagizzate: una pratica per incorporare nelle proprie sensibilità fisiologiche o estetiche sapori, simboli e proteine stranieri…
Cotonou, Benin, 2015 - ph Lucia Perrotta
di Marco Martinelli
1. Era la fine degli anni Ottanta. Con le Albe avevo appena “inventato” la Romagna africana: vedendo che nelle nostre città cominciavano ad approdare immigrati dall’Africa, avevo scritto Ruh.Romagna più Africa uguale, un testo-favola sulla fine-trasformazione dell’Occidente…
Possotomè, Benin, 2015 - ph Lucia Perrotta
di Marco Montuori
Il sole è tramontato e la notte si avvicina. È un momento magico, forse perché è il passaggio tra due mondi: dal mondo della luce che ben conosciamo a quello delle tenebre molto meno noto e anche per questo più affascinante per noi…
ph Nicola Tanzini
di Valeria Vannucci
Il video è un medium per raccontare la danza. Ma se la danza, di per sé, è un medium fra uno strato (o stato) interiore e uno esteriore del corpo umano performante, cosa racconta o tace il mezzo video rispetto all’espressione del gesto?…
ph Nicola Tanzini
di Dario La Stella
La destinazione d’uso degli spazi urbani è determinata dalla progettazione urbanistica in modo perlopiù verticale, sono ancora molto limitate le pratiche di progettazione condivisa con la cittadinanza. Ne consegue che spesso l’uso dello spazio rappresentato dal progetto venga sovvertito dall’utilizzo reale delle persone che vivono quotidianamente quella porzione di città, quel quartiere…
ph Nicola Tanzini
di Oliviero Ponte di Pino
Da qualche mese appunto sul sito Censure 101 i casi di censura, e più in generale di condizionamento del discorso pubblico e dei limiti della libertà d’espressione. Il panorama è insieme esilarante e terribile.
Si poteva pensare che, dopo le dittature criminali e i massacri del Novecento i valori della libertà e della tolleranza, sostenuti da una visione illuministica accompagna dalla fiducia nei meccanismi della democrazia, avrebbero posto fine alla ottusa brutalità del potere…
ph Nicola Tanzini
di Maurizio Zanardi
Il nostro tempo sembra non solo rendere possibile qualsiasi comunicazione, ma ‘volere’ che nulla sfugga alla comunicazione. Un volere così prepotente da assumere il tono, per lo più suadente, di un imperativo impersonale, non riconducibile a nessuna particolare fonte di emissione, e perciò indirizzato a ognuno…