La danza, il virus e il deficit identitario
di Danila Blasi
Lo ammetto. All’inizio non riuscivo a capire perché nel mio piccolo mondo della danza, della danza contemporanea in particolare, questa vicenda del coronavirus, con la conseguente mancanza di punti di riferimento (teatri chiusi sì, teatri chiusi no ma con gli spettatori distanziati, teatri chiusi e basta, prove sì, prove no, prove ad un metro di distanza…