LA MESSA A TERRA
di Giorgiomaria Cornelio
C’è un avvio, in una poesia di Edmond Jabès, che risuona così: «Ho lasciato una terra che non era la mia, / per un’altra, che più non è». Mi sembra, nel provare a gettare qualche considerazione su poesia e performance, di muovermi con questo andamento. Una terra che non è la mia… Chi può dire infatti di possedere la terra della poesia, che resta inappropriabile, fosse solo per la definizione dei suoi confini?…
